Make a Shift Il magazine di Studio Shift

Inclusive Design: progettare spazi che trasformano la vita

Quando parliamo di inclusive design non ci riferiamo solo a un’estetica piacevole da vedere, ma soprattutto ad una progettazione capace di rispondere ai bisogni di tutti, nessuno escluso. 

Studio SHIFT lo sa bene: in questi anni abbiamo messo la nostra creatività e le nostre competenze al servizio di progetti che puntano a creare spazi più accoglienti, stimolanti e rispettosi delle differenze.

Ma cosa significa davvero progettare in modo inclusivo? Vuol dire mettere le persone al centro, capire le loro esigenze cognitive, emotive, sensoriali e sociali, e tradurre queste esigenze in soluzioni concrete: colori, arredi, segnaletica, percorsi, linguaggi.

Oggi vi raccontiamo tre progetti speciali a cui abbiamo preso parte utilizzando il paradigma dell’inclusive design per trasformare spazi e vite.

Progetto “Glicine” e Progetto “Casa Fregonara”: il potere del colore

Nei progetti “Glicine” e “Casa Fregonara”, sviluppati per Anfass Borgomanero e Anfass Novara, Studio SHIFT ha realizzato dei veri e propri piani colore inclusivi, studiati per ripensare a luoghi preesistenti e renderli capaci di rispondere ai bisogni di orientamento e supporto delle routine, delle persone con disabilità.

Il colore degli ambienti, dunque, è stato studiato in modo accurato considerando le reazioni cognitive ed emotive delle persone agli stimoli cromatici, selezionando palette in grado di migliorare l’orientamento negli spazi, ridurre ansia e stress e stimolare l’autonomia.

Il risultato? Luoghi più vivibili, accoglienti e funzionali, in cui gli utenti possano sentirsi più indipendenti, oltre ché a casa.


Progetto Reti Blu: segnaletica e design autism-friendly

Con Reti Blu, un’iniziativa promossa insieme a Cooperativa Sociale Itaca e con il supporto di Regione Lombardia, abbiamo messo in campo un approccio innovativo per rendere i luoghi a fruizione collettiva più accessibili e comprensibili per le persone con autismo.

Il progetto si sviluppa a Romano di Lombardia, dove abbiamo lavorato in stretta collaborazione con la rete locale e lo staff di Spazio Autismo per progettare soluzioni di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) integrate nella segnaletica degli spazi selezionati (scuole, uffici pubblici, palestra, ranch, museo locale, bar aderenti).

Il cuore del progetto è rappresentato dai workshop di co-design con cittadini, negozianti, educatori e famiglie: momenti partecipativi fondamentali per ascoltare, raccogliere bisogni reali e co-costruire le soluzioni concrete di comunicazione inclusiva.

Abbiamo strutturato il nostro intervento su tre assi fondamentali:

  • Socializzazione: creare contesti che stimolino l’incontro, il dialogo e la partecipazione.
  • Apprendimento: sviluppare supporti visivi e digitali che facilitino comprensione e memorizzazione.
  • Contesti autism-friendly: progettare spazi pubblici più leggibili e rassicuranti, con segnaletica iconica chiara e coerente.

Reti Blu è un percorso che mette al centro le persone e lavora per costruire una rete sociale più forte e consapevole, un esempio concreto di come il design possa trasformarsi in un gesto di cura e inclusione.

Inclusive design: una scelta che fa la differenza

Questi progetti ci insegnano un concetto prezioso: è il modo in cui immaginiamo e realizziamo gli ambienti, che permette di accogliere la diversità e di trasformarla in risorsa.

In Studio SHIFT crediamo che ogni progetto, grande o piccolo, sia un’occasione per costruire un mondo più inclusivo: se anche tu vuoi ripensare i tuoi spazi o i tuoi servizi in quest’ottica, parliamone insieme e progettiamo un futuro in cui nessuno resti indietro.

Make a Shift è l'e-magazine di Studio Shift, dedicato al design e all'innovazione sociale, dove puoi trovare approfondimenti e case history dei nostri progetti.

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